Buon anno nuovo! 2020/2021

Un insolito anno svolge al termine. Un anno del quale ci ricorderemo, e di cui narreremo ai nipotini l’incipit, lo svolgimento e la chiusura come i nostri aneddoti del servizio militare, o – per i pochi ormai che l’anno vista – della Guerra Fredda.

Ho iniziato l’anno con gli strascichi di una splendida Biennale dell’Arte 2019, salvo poi infilarmi pericolosamente in un terreno che non ho mai saputo esplorare con troppa convinzione durante gli anni precedenti: il cinema. Quindi via dal Giffoni film festival fino al documentario sulla vita di Ralph Lauren, non senza concedermi una parentesi più faceta per la ricorrenza annuale del Carnevale di Venezia.

Che dire, la rassegna sulle maschere che ho iniziato a trattare successivamente ha preso le mosse dalle imposizioni della mascherina dovute a questo ancora ignoto virus, che all’epoca sembrava una minaccia ben più insormontabile.

Dalle nostre tradizionali maschere della commedia dell’arte fino all’Africa, abbiamo – potrei dire – esaurito felicemente l’argomento.

Poi, un momento di pace con l’Italia estiva, che ha riaperto i battenti di negozi chiusi da molti, troppi mesi: quindi l’Ischia Film festival e il Venezia film Festival, in vesti piuttosto sobrie, come convenivasi per l’occasione.

Ho poi letto Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley, che mi ha suscitato molta curiosità e tante riflessioni distopiche molto interessanti, in un momento storico in cui la distopia sembra la realtà quotidiana.

Ho poi veleggiato sui più rilassanti terreni di un confronto (impari) tra musical, cinema e opera, caricando in realtà le mie molle intellettuali per l’ultimo argomento di quest’anno: i Barbari e il loro impatto sulla nostra società.

Sappiate fin da subito che l’argomento vi riserva ancora grandi sorprese, da truci massacri a scandalosi retroscena, e quindi non posso certo lasciarmelo scappare proprio ora…

Sperando di continuare a intrattenere tutti i miei 4 lettori, auguro una felice fine dell’anno e un prospero anno 2021!

Che sia più sereno del precedente.

Ad maiora,

Paolo Giorgio Bassi