La stampa a caratteri mobili: cosa ci siamo persi!

È fisiologico: le conquiste del passato devono fare sempre i conti con l’onda lunga dell’oblio.

Tendiamo a dimenticarci delle grandi scoperte che hanno reso la nostra vita quotidiana odierna così funzionale, ma anche la nostra democrazia così forte – considerazione che siamo obbligati a fare se parliamo della grandiosa scoperta che fu la stampa a caratteri mobili.

La stampa a caratteri mobili rappresenta infatti una delle più grandi invenzioni nella storia dell’umanità. 

Parliamone.

Gutenberg

L’invenzione della stampa a caratteri mobili è stata attribuita a Johannes Gutenberg nel XV secolo. 

In realtà c’è chi parla di stampa a caratteri mobili già in Cina durante la dinastia Song, intorno all’anno 1040. L’inventore cinese Bi Sheng sviluppò una tecnica per creare caratteri mobili utilizzando la ceramica. Un peccato che la scrittura cinese fosse così complessa: la diffusione di questa tecnologia ne fu notevolmente limitata.

Nel XV secolo fu finalmente la volta del tedesco Johannes Gutenberg. La tecnica era quella della fusione dei caratteri in lega di piombo, stagno e antimonio. L’invenzione poi della pressa a stampa meccanica ha reso possibile la produzione di libri e altri materiali stampati in modo più rapido ed economico rispetto ai metodi precedenti, come la scrittura manoscritta o la xilografia.

Come funziona la stampa a caratteri mobili

Il processo di stampa a caratteri mobili si basa sull’utilizzo di caratteri individuali, o lettere, che possono essere facilmente tolti e riutilizzati. Questi caratteri vengono disposti in un telaio chiamato “composizione tipografica” e in seguito inchiostrati. Infine, la carta viene pressata contro i caratteri inchiostrati per creare una copia del testo desiderato.

La stampa a caratteri mobili richiede diversi passaggi, tra cui la creazione dei caratteri, la composizione del testo, l’inchiostro e la stampa. I caratteri sono in diversi materiali (legno, ceramica o metallo) ma il metallo è il materiale più comune.

E così da questa invenzione estremamente intuitiva, oggi, l’alfabetizzazione si è diffusa a macchia d’olio.

Vediamo però con l’esempio cinese come la politica e la struttura sociale siano state fondamentali.