L’alta moda in digitale a Parigi

Una sfilata di alta moda digitale. C’è voluta una pandemia per spingere questo favoloso mondo onirico dietro degli schermi, come ci ha dimostrato la decisione della La Fédération de la Haute Couture et de la Mode: l’alta moda è stata confinata in digitale a Parigi, dal 25 al 28 gennaio.

“Confermiamo che non ci si riunirà pubblicamente, ma le case di moda potranno comunque organizzare le proprie sfilate con modelle in carne e ossa, da trasmettere in diretta live, a patto che queste si tengano a porte chiuse” ha dichiarato La Fédération, per bocca di un suo portavoce.

Ma la domanda che tutti stiamo pregustando è: è proprio la stessa cosa?

Non serve il rullo di tamburi per enunciare il mio parere, che ho curato di lasciar trasparire poco sportivamente fin dall’inizio: no, non è lo stesso.

A mio parere, non lo è.

Per tre principali motivi.

1) Il contesto

Scontato, ma il contesto di una sfilata di alta moda dovete immaginarvelo variegato, vivo, frizzante e denso di relazioni che si intrecciano. Una festa del Great Gatsby non è nulla, a confronto.

2) Il giro di denaro dietro al contesto

Anche qui, si parla di riduzione di volume che ha un impatto diminutivo, necessariamente, sulla quantità di relazioni che vi si intrecciano dietro. Il denaro non circola solo nei contratti e forniture e opere d’arte, che per la sobrietà bellico-epidemiologica devono restringersi.

I cordoni della borsa vengono tirati anche per la retribuzione delle personalità artistiche così peculiari che sussistono dietro questo mondo.

3) La percezione di altri umani

È una sensazione strana che forse non tutti condividono, ma un essere umano dietro a uno schermo è sempre un po’ meno “umano”. Soprattutto se si tratta di alta moda.
Ne è la dimostrazione il clima tiepido che ha accolto la collezione primavera estate 2021 di Moschino, a settembre 2020.

Si trattava di una soluzione di per sé geniale, retrò e nel contempo d’avanguardia, il puppet show.

Ma in fondo, abbiamo pur sempre bisogno di esserci, di vedere dal vivo le collezioni, anche se queste non vinceranno, anche se non entreranno mai in produzione.

Per questo, l’alta moda in digitale… meglio di no.