L’ideologia e la giornata della Memoria – 1

Ho visto di recente un film filosofico. Non pensiate che io stia tentando di sdrammatizzare questa ricorrenza importante con una barzelletta: è andata proprio così.

Stavo parlando a tavola delle implicazioni dell’ideologia nel Novecento, uno di quegli argomenti che appesantiscono tutti e non lasciano nessuno scampo dai miei discorsi strutturati e – a me piace credere – significativi.

Quando a un certo punto mi viene detto: “Ma l’hai visto quel film filosofico sull’ideologia che c’è su Amazon Prime”?

Il film

Il film in questione è in realtà un documentario del 2012 che vede protagonista il filosofo contemporaneo Slavoj Zizek, un esponente della filosofia marxista contemporanea.

Titolo del documentario, “Guida perversa all’ideologia”.

Ho guardato i documentario – lo ammetto – pieno di pregiudizi sulla piattaforma attraverso la quale era messo a disposizione: come può un film sull’ideologia essere disponibile su Amazon, che è una piattaforma di massificata aderenza all’ideologia del consumismo?

In effetti fin dai primissimi frame del film mi sono reso conto che questo film era un intruso, perché la prima ideologia presa di mira era proprio il consumismo.

Consumismo/Marxismo/Nazismo

Una caratteristica comune alla Scuola di Francoforte era quella di considerare queste tre ideologie non tanto come inscindibili, il che sarebbe ridicolo, ma come frutto dello stesso atteggiamento mentale.

Infatti, dice il documentario, lo stesso abitante di un Paese consumista è posto sotto le lusinghe di un pensiero comune, senza il quale la società nella quale vivrebbe crollerebbe.

Dagli zombie al consumo

L’esempio è preso dal film di John Carpenter Essi vivono (da cui è tratta l’immagine di questo post), che in realtà è un film di zombie. Il protagonista, un ragazzo di campagna, lavoratore senza radici che non per niente di cognome fa “nada”, arriva in un appartamento di Los Angeles e trova una scatola di cartone piena di occhiali da sole.

Una volta messi sul naso, si accorgerà che con essi è in grado di vedere la realtà con occhi completamente diversi.

(continua)