Paolo Giorgio Bassi

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MilanoCard, promossa a pieni voti

14 Maggio 2018

Quando l’ottimizzazione dei servizi ha cominciato a costituire una proprità per le istituzioni culturali, sono nate le “carte”.

Le carte

La carta Oyster per i trasporti a Londra può essere un esempio valido per tutti: unificare la fruizione dei trasporti, vincolandola a un solo dispositivo, ricaricabile in modo semplice, è la nuova sfida.

I servizi integrati consentono all’utente di avere visualizzati davanti a sé tutti i percorsi alternativi che questa integrazione di servizi comprende. Per i servizi di trasporto, una buona alternativa a ricerche a volte infinite, con chiamate, confronto di tabelle orarie dei bus… Tutte delle procedure che fino a trent’anni fa risultavano come perfettamente ordinarie, e ora sono state eliminate dalla digitalizzazione.

Ma al di là del reperimento di informazioni, che è un discorso che si può fare a livello di infrastrutture, dobbiamo considerare l’impatto che l’unificazione ha per la cultura.

MilanoCard

Ecco che arriviamo alla MilanoCard, che trovo un ottimo carnet per chi vuole visitare la parte più viva di Milano, quella della sua offerta culturale.

Vi si possono visitare diverse istituzioni museali, con sconti consistenti.

I musei

Archivio storico Ca Granda a a Milano e Sepolcreto (Arse), la Cripta di San Sepolcro (Bill Viola), la Cripta di Leonardo, le bellissime terrazze di Galleria Vittorio Emanuele (che sono pure gratis).

Poi, il Foro romano di Milano, l’ultima Cena, per i palati più pop il museo AC Milan e lo stadio San Siro, gli 8 musei civici di Milano, il Palazzo Reale, il Museo Diocesano, Armani Silos, Gallerie d’Italia. I classici Museo del Risorgimento e Castello, museo della Moda, museo del Novecento, di storia naturale, archeologico, l’acquario civico, la galleria d’arte moderna…

Molti sono da scoprire, come il Museo nazionale della scienza e della tecnologia, la Pinacoteca di Brera, il museo della Scala, la Triennale, la Pinacoteca Ambrosiana, il Mondo di Leonardo e il Tesoro di Sant’Ambrogio (questi ultimi due scontatissimi, del 50 per cento).

Ora finisco il mio dovuto compito di testimonial, con gli ultimi 5: il Poldi Pezzoli, Villa Necchi Campiglio, museo del Volo, torre Branca, museo Bagatti Valsecchi.

Posted in: Paolo Giorgio Bassi Tag: milano, MilanoCard, musei, paolo giorgio bassi, turismo

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