Paolo Giorgio Bassi

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Reka Nyari: una creativa del tatuaggio alla Biennale 2019

27 Ottobre 2019

Un tipo di fotografia che finora non aveva mai attirato la mia attenzione è quella che si collega all’arte sacra. Soprattutto parlo dell’arte sacra che viene consapevolmente e ostentatamente de-sacralizzata.

Arte sacra

Non che io mi faccia problemi di sorta. Però l’arte sacra tradizionale mi ha sempre affascinato e accompagnato nello studio dell’arte antica e moderna. Sulla contemporanea, ecco, ho qualcosa da ridire.

Sono quindi rimasto piacevolmente colpito quando in Biennale dell’Arte a Venezia (2019) mi sono imbattuto in un’artista finlandese e ungherese, una fotografa di nome Reka Nyari.

Reka Nyari

L’impatto visivo con le sue fotografie è stato forte: un trittico sacro a grandezza naturale ritrae due madonne con bambino, sui lati, e una madonna al centro, tutti e tre a figura intera. Quel che colpisce dell’opera è che la modella che interpreta le Madonne è nuda, e completamente tatuata. Inoltre il suo fisico non è etereo e modificato in modo da risultare in qualche modo sconnesso dalla mortalità. Anzi, la femminilità della modella e la sua espressività vengono notevolmente esaltate. Senza che mai la composizione risulti volgare.

Da New York con furore

Reka lavora principalmente a New York. Ha iniziato come pittrice di ritratti. Visto che, come racconta lei stessa in un’intervista, non poteva chiedere alle modelle di posare così a lungo, ha iniziato a far loro delle fotografie, anche più delle necessarie, per poi tenerle da parte per un successivo ritratto. Un amico fotografo professionista le ha viste, e qui nasce il percorso di Reka Nyari.

 I have always been fascinated by the way our bodies tell stories. Our walk, our scars, posture, and gaze. Our experiences make us who we are, and often the harder those experiences, the more interesting we become. Tattoos are often a visible life story, written on the body in ink. People I shoot do not view them as mistakes or regrets, but as visible markers of life lived, obstacles they have overcome. I love the way my subjects have taken charge of their lives, and literally transformed themselves into who they want to become. (Fonte)

In foto: Reka Nyari alla Awethentic Gallery, Hong Kong

Posted in: Arte Tag: 2019, biennale, fotografia, nudo, paolo giorgio bassi, reka nyari, venezia

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