Zigeunerweisen di Sarasate: un viaggio nel cuore dell’anima zigana

Zigeunerweisen (Arie Zingare), op. 20, composta nel 1878 dal violinista virtuoso spagnolo Pablo de Sarasate, è una delle opere più tecnicamente impegnative del repertorio per violino. Questo pezzo inizia con un Moderato dalla melodia lirica e appassionata che introduce l’ascoltatore nel mondo emotivo zigano.

Abbiamo poi un lento, dove il tono si fa dolce e meditativo e dove l’ascoltatore è trascinato verso l’Un poco più lento. È questa la transizione che ci conduce, sobria ma incalzante, verso il finale.

Sul finale, un Allegro Molto Vivace, frenetico e dal virtuosismo toccante, magistrale.

“Zigeunerweisen” è un tour de force per qualsiasi violinista

Stiamo parlando di un brano che richiede una straordinaria agilità, controllo dell’arco, e un’ampia gamma di tecniche come doppie corde, armonici e pizzicati. Ma oltre alle sfide tecniche, il pezzo richiede anche una profonda capacità interpretativa: il musicista deve catturare lo spirito libero e appassionato della musica zingara, rendendo ogni esecuzione unica e coinvolgente.

Con “Zigeunerweisen”, Sarasate non solo ha creato un capolavoro di virtuosismo tecnico, ma ha anche aperto una finestra sulle ricche tradizioni musicali rom. Il pezzo è diventato un simbolo della fusione tra la musica folk e la tecnica violinistica.

Ma chi era Sarasate?

Pablo de Sarasate, il cui nome completo era Martín Melitón Pablo de Sarasate y Navascués, era un violinista e compositore spagnolo nato a Pamplona il 10 marzo 1844 e deceduto a Biarritz il 20 settembre 1908. Mostrò un talento eccezionale per il violino fin dalla tenera età – diede il suo primo concerto pubblico a soli otto anni.

Continuò i suoi studi al Conservatorio di Madrid e, grazie a una generosa sovvenzione da parte della regina Isabella II di Spagna, poté studiare al Conservatorio di Parigi. Qui, si perfezionò sotto la guida di maestri del calibro di Alard e Halévy.

Le sue composizioni più famose direi che sono le “Danze Spagnole”, “Zigeunerweisen” e “Carmen Fantasy”, tutte caratterizzate da un ricco virtuosismo. 

Molti scrissero opere dedicate a lui o pensate per essere eseguite da lui, tra cui Camille Saint-Saëns, Édouard Lalo, Max Bruch e Johannes Brahms.