Paolo Giorgio Bassi

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La conservazione come ostacolo al tempo

1 Marzo 2017

L’ostacolo più difficile da affrontare per chi si trova davanti un capolavoro artistico? Il tempo.

Il patrimonio culturale che ci circonda è costituito da elementi che permettono di ricostruire le origini, le espressioni culturali e artistiche dei popoli che nelle varie epoche hanno fatto la storia del nostro Paese. Queste espressioni sono testimonianza non solo della nostro passato, esse hanno valore civile e ci permettono di entrare in contatto, di immedesimarci e capire come si viveva in epoche così lontane da noi. Questo patrimonio insostituibile e non replicabile va salvaguardato, protetto e valorizzato. Per questo ci sono numerose associazioni e istituzioni, fra cui la Guardia di Finanza, che nello specifico non si occupa di restauro, ma resta fondamentale come autorità di vigilanza e tutela del patrimonio artistico e archeologico.

Sono convinto che ciò che siamo noi oggi, come scienziati, come studiosi, come letterati e come artisti, si debba a ciò che eravamo in passato, a ciò che abbiamo imparato e che ci ha colpito del passato. Tutelare e conservare è importante. Certamente servono fondi e finanziamenti per questi progetti di restauro e mantenimento, ma credo che dovrebbe diventare il modus operandi di tutti, un modo di pensare e sentire, per proteggere quello che ci hanno tramandato e che siamo.

Il tempo passa inesorabile e si porta dietro numerose conseguenze negative, sia la grande problematica dell’inquinamento e del vandalismo se ci riferiamo ai monumenti, sia l’ingiallimento e lo sbriciolamento del colore sulle tele nel caso dei quadri. Un altro tipo di danno al nostro patrimonio culturale però, e forse il più sottovalutato, è la perdita della memoria.

Oggi mi trovo qui a scrivere questa riflessione proprio perché spesso sottovalutiamo il potere della dimenticanza. Ci allontaniamo sempre di più dalle nostre tradizioni, lingue e anche piccoli gesti quotidiani che fanno parte del folklore della nostra città.

Un ostacolo inevitabile?

Inevitabile certo, ma non un ostacolo insormontabile. Conservare, tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, fatto di opere d’arte, testi e tradizioni è la chiave di volta per non solo per evitare di dimenticare il nostro passato, ma anche per spingere le nostre conoscenze capacità ancora più lontane.

Posted in: Paolo Giorgio Bassi Tag: conservazione, ostacolo, paolo giorgio bassi, tempo

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